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                     Le Origini dei Trulli

Trulli

 I trulli sono costruzioni di pietra tipiche della tradizione pugliese.

Sono caratterizzati dal tetto a forma di cono che finiscono con un punto o una sfera chiamata pinnacolo fatto di pietra lavorata. Il pinnacolo può assumere la forma di diversi segni simbolici. 
L’origine di questi simboli, che risalgono ad epoca preistorica, non è conosciuta ma sembra che abbiamo un significato religioso o astrologico.

Tra i simboli presenti sui trulli ricordiamo i simboli planetari, il malocchio, la croce, il cuore, una stella.

Trulli

Trulli

Varie ed affascinanti sono le teorie sull’origine della costruzione sia dei trulli che della loro costruzione “a secco”, cioè senza malta.

La teoria più popolare e suggestiva è quella secondo la quale la costruzione a secco  venne imposta ai nuovi coloni a causa delle alte tasse sulla proprietà. In questo modo le abitazioni potevano essere smantellate in fretta in caso di arrivo degli esattori delle tasse. Un metodo efficace per evitare le tasse sui nuovi insediamenti imposte dal Regno di Napoli.

La maggior parte degli storici tuttavia concorda che questa tecnica edilizia fosse dovuta, innanzitutto, alle condizioni geografiche del luogo, che abbondava della pietra calcarea utilizzata nelle costruzioni.


Struttura del trullo 

Il cono del trullo viene costruito con due strati:
-uno strato interno con pietra calcare tondeggiante che si chiude con una chiave di volta;
-uno strato esterno di lastre di pietra calcare che assicurano alla struttura permeabilità.

I muri sono spessi, offrendo in questo modo un ambiente fresco durante i periodi caldi ed un ambiente isolante con il freddo inverno. Ad ogni cono corrisponde una stanza del trullo.

I trulli più antichi oggi li troviamo ad Alberobello e risalgono al XIV secolo.

In in quel periodo quella che appariva una terra disabitata venne assegnata al primo Conte di Conversano da Roberto d’Angiò, principe di Taranto e poi re di Napoli dal 1309 al 1343. L’appezzamento di terra costituiva il suo premio per i servigi resi durante le Crociate.
La zona venne quindi popolata di nuovo, spostando interi insediamenti dai feudi vicini come quello di Noci.

Secondo alcune ricerche tuttavia già verso l’anno Mille sorsero degli insediamenti rurali da entrambe le parti del fiume che adesso scorre sotterraneo.

Con il passare del tempo poi le abitazioni si accorparono fino a formare dei veri e propri villaggi, in seguito soprannominati Aja Piccola e Monti.